Non profit

5xMille…la grande beffa!

di Atlha

Ci risiamo! Ancora una volta i nostri governanti trattano gli italiani da stupidi sudditi da spremere come i limoni! Sperperano a loro piacimento, ci tassano a più non posso per poi ergersi a salvatori della patria e delle finanze pubbliche. Resta sconcertante, se non scandaloso, come l’On. Cristina De Luca sottosegretaria al Welfare con deleghe al servizio civile e immigrazione, nel recente incontro con i rappresentanti del non-profit a Milano, si è fatta sfuggire che nella presente legge finanziaria il governo si sia ?dimenticato? di rinnovare il contributo del 5xmille alle Associazioni di volontariato. Una dimenticanza che offende e mortifica tutto il movimento impegnato nel sociale e di riflesso preoccupa seriamente coloro che sono i fruitori di questi servizi; spesso malati, indigenti e per questo l?anello debole della nostra società. Non dobbiamo dimenticarci che anche grazie all?impegno del non-profit il nostro paese fino ad oggi è riuscito a stare a galla, ma fino a quando? Nella passata legislatura ci eravamo illusi che con la nuova fonte del 5xmille fosse iniziata una nuova stagione dove la politica riconoscesse e desse dignità a tutto il movimento del volontariato nazionale, ma con il nuovo avvento si ritorna al passato. Siamo stanchi di ricevere pergamene, medaglie e attestati di encomio; questo Governo si deve impegnare a mantenere le intenzioni sbandierate durante le campagne elettorale, mettere in evidenza come fondamentale il benessere dei più deboli, i più colpiti da questa finanziaria. Al danno, aggiungiamo la beffa di non sapere ancora a quanto ammonta la raccolta della prima “campagna 5xMille” (quella del 2005/2006) e quando e come verranno erogati questi contributi che ha visto milioni di i cittadini concorrere con entusiasmo alla destinazione di detti fondi al terzo settore. Pensavamo che, finalmente, qualcosa stesse cambiando nella mentalità della politica; che finalmente qualcuno si fosse deciso a dare a tutti noi il giusto riconoscimento ed importanza che un settore come il nostro merita, ma evidentemente non è così. Ci auguriamo solo che questa svista sia dovuta solo a stanchezza, piuttosto che ad una precisa volontà di mettere in ginocchio tante e tante persone che col loro lavoro di ogni giorno, contribuiscono a fare di questo paese un paese migliore e più civile.


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